Di recente stiamo assistendo ad un manipolo di musicisti, che traendo ispirazione dalla new thing, arrivano a tracciare una linea personale che assembla i diversi canovacci dell`improvvisazione odierna. A tale proposito possiamo menzionare Rapid Crooche, il primo disco firmato da Jason Roebke attento nel far risaltare la melodia come segno distintivo in tutta l`opera. Tirando le somme, quell`aria aggressiva, irrispettosa delle regole confacente al free jazz viene eliminata. Soffermandoci, ancora nel presente, sento di consigliare chi fosse interessato, il ritorno sulla scena del trio Day & Taxi: in loro sembra anelarsi un`intesa con il disco che andiamo a presentare per la breve durata dei brani. Dalle origine latine il percussionista Gustavo Aguilar sgattaiola dentro e fuori la scena californiana, di cui la Circumvention insieme alla Pax Recordings rappresentano le etichette guida su questo versante.A suo nome risultano ancora poche le uscite, mentre ad emergere sono le collaborazioni; vale la pena ricordare le più importanti a fianco di splendidi musicisti quali Anthony Braxton, Wadana Leo Smith, Earl Howard, Anne LeBaron.... La scelta sui rispettivi membri del collettivo non sembra difettare, vediamo figurare musicisti in una sciolta confidenza con stili differenti, del resto anche il disco sembra raffigurare una materia molleggiante che facilmente si plasma schizzando dalle tinte spirituali del jazz fino agli esperimenti più innovativi della musica estemporanea. I più originali sembrano essere Todd Sickafosse per la pulizia che traspare dal proprio basso ed Eric Crystal per l`abilità nel dileguarsi dall`alto sax alla melodica.
Inoltre, una complessità strutturale rispecchia un entourage di Aguilar in ascolti a base di John Cage, Steve Reich e tanto John Coltrane. L`uso di una strumentazione dai forti rimandi etnici, vedi l`udo e le tabla, e una leggera virata verso matrici popolari fuoriuscite dalla melodica, spinge in definitiva "Destintions" fuori da toni monocromatici e patinati. Ad aprire vi è Different Paths, Same Destinations con il suo nebuloso incedere verso la notte, pregna di spiritualità nei fiati, moderatamente caotica negli improvvisi sbalzi della batteria. Dalla maggiore attenzione verso la (dis)articolazione del pezzo si presenta Leggends, dacchè la sua costruzione in ascesa parte da microscopici intrecci atonali degli strumenti ad una fine che poggia le redini su strutture e ritmi cool, complice anche lo scambio tra il caldo tenore di Reigle e gli squittii di Crystal all`alto.
Along The Red Lines e N-6 sembrano inseguire lo stesso filo conduttore, lentezza dei movimenti, ampio spazio al dialogo individuale con lo strumento. I pochi minuti di Transit Visa si tingono di estetica New Thing, mentre, già dal titolo chiarificatore Concepts In Travel Comfort, si ritorna in territori più mistici ricordando il Sea Ensemble di Garrett. L`animo notturno torna per chiudere: Box The Compass, anch`essa sintetica nei tempi, dove una ritmica profonda e multiforme scandisce il sax che, anche non essendo lo strumento del leader, sembra indossare bene gli abiti del protagonista.
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