Recensendo “Dog Has A God Have You Said”, dischetto a mezzo fra IOIOI e Have You Said Midi?, terminavo scrivendo che sarei ritornato a breve sui secondi. Eccomi qua, anche se forse meno a breve di quanto avrei voluto... Iniziamo dalla sigla che rappresenta qualcuno e qualcosa di più, Have You Said Midi? è infatti un duo strumentale formato da Stefano Spataro e Jacopo Fiore mentre la stessa voce contratta in HysM? è ragione sociale per la piccola impresa discografica indipendente ed artigianale gestita dai due. Date un occhio, se non l`avete già fatto, al sito della HysM? e vi assicuro che vi troverete delle sorprese, chè nei 23 titoli del catalogo si spazia dall`industrial dei Tasaday alla psichedelia dei Rollerball, passando per lo psycho-pop di Frogwomen & Superfreak. Ma vengo ora ai due oggetti della recensione. “Estreme Dreaming” è ancora uno split, questa volta con tre brani di Solquest (il solo Spataro) e quattro di AAldo (Aldo Ammirata). In principio d'indice, con codici in reverse a farla da signori, sembra di sentire influssi sia dalle rotonde di Evan Parker, o comunque da quelle di qualcuno dei suoi discepoli, sia dall`anno "1984" che fu di Hugh Hopper... proto dark e proto industrial che nel finale epico e montante può far pensare anche ai Joy Division (o giù di lì). Walking In Bed presenta più o meno gli stessi elementi (ri)costituenti, ma all`apparenza il risultato è più fluido e meno frammentato. In The Short Straw le linee di sax si fanno più aperte, e qui è doveroso citare un altro maestro dello strumento qual`era Steve Lacy. Sax, registrazioni concrete, elettronica, e un po` di batteria dell`amico Jacopo Fiore nel primo impasto... definirla elettroacustica è solo una questione di comodo.
Gli elementi in ballo cambiano leggermente per Ammirata che, altrimenti da Spataro, utilizza un contrabbasso in vece del sax. Linee vellutate, le sue, che fluttuano nel magma creato dai suoni concreti, elettrici ed elettronici. In particolare sembra che qui vi sia una maggior attenzione per la costruzione dei brani e per le minuzie, laddove Solquest lavora più sull`impatto, e tale ricercatezza raggiunge il suo apogeo in Time Of No Reply, dove su uno sfondo che pare prodotto da una marimba digitale (chissà se esiste?) il contrabbasso traccia fregi in chiaroscuro e sottintende ad una più espansiva velatura ambient. Segue The End Of Violence, quanto a interesse, dove sembra di sentire una citazione - inacidita ben bene - da Ludwig van Beethoven (Fur Elise), con sopra il pastoso pizzicato e il più rustico agire dell`archetto. Fuoco e/o acqua sembrano infine marchiare Approaching Silence, con le linee del contrabbasso a ondeggiare sinuose fra crepitii e scricchiolii. Quanto a Spiritual Unity (in memory of A. Ayler), il titolo parla da se....
Nel "Disco Blu" ritorna a tempo pieno l'accoppiata Spataro-Fiore in una registrazione in presa diretta totalmente improvvisata (nel sito della HysM? sono già annunciati un "Disco bianco" e "Disco rosso"). La prima trance è puro psycho-space, pensate a come avrebbero suonato i primi Pink Floyd se avessero avuto la perizia degli AMM (o viceversa a come avrebbero suonato gli AMM se avessero avuto l'imperizia dei primi Pink Floyd) e potrete avere un`idea di questa Astronomy Domine virata XXI secolo. Negli altri pezzi i due si indirizzano verso un dialogo sempre serrato ma di impostazione più classicamente jazzy, che può far pensare ad una versione aggiornata dei classici duetti fra Don Cherry ed Ed Blackwell o fra Don Moye e Joseph Jarman. Resta comunque il viraggio confermato soprattutto nell`utilizzo di vari suoni spuri e in un attitudine psicotica indirizzata sempre in direzione del versante `no`.
Prestate attenzione al catalogo HisM?, sempre che non l`abbiate già fatto, e avrete modo di ripulirvi le orecchie anche senza l`uso dei cotton fioc.
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