Giunge al secondo disco ?Alos, progetto di Stefania Pedretti di esplorazione all`interno dell`universo femminile. L`avevamo lasciata con la prima uscita, “Ricordi Indelebili”, in cui ci raccontava di piccoli momenti di vita quotidiana, come cucinare oppure una cena a lume di candela. In “Ricamatrici”, invece, la nostra ritorna all`arte del cucire, che aveva caratterizzato anche l`ultimo periodo delle Allun, quello relativo alle sfilate di moda, per capirci. In questo nuovo lavoro, Stefania racconta di un mestiere antichissimo, anche mitologico se vogliamo (pensate alle tre parche, nell`Eneide, che tessevano il destino dell`umanità ), spesso legato a dolore e sacrificio. Ancora una volta Stefania ci apre le porte del suo privato, regalandoci un`esperienza personalissima, intensa ed emozionante nonchè uno dei suoi lavori più ispirati. Registrato da Roberto Rizzo e Gianmaria Aprile e con le apparizioni di Claudio Rocchetti e JD Zazie, “Ricamatrici” è intriso di immaginario `tessile`, a partire dai titoli dei pezzi (ago e filo, ricami, punto croce), fino all'uso dei campionamenti ed alla ricerca di trovate soniche (una campanella in ago e filo oppure una macchina da cucito campionata in un`ora sola, e riprodotta sonoramente in punto lacrima e la macchina). Il disco contiene una serie di bozzetti a metà tra l`elettronica e l`acustico, tra avanguardia e musica concreta, in cui le diverse istanze, vengono ricucite tra di loro con sapienza e trasporto. Bellissime e toccanti le parti di piano (un giorno, punto ombra, punto croce, sospiri) così come l`inserimento di puntuali field recordings e campionamenti (sartine, tulle), il tutto sormontato dalla teatrale voce di Stefania Pedretti, sempre in evoluzione e perfettamente inserita nell`impianto sonoro. Una magica alchimia di vissuto domestico ed arte musicale.
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