Se già con l`album d`esordio “In the termi table” uscito l`anno scorso gli Io monade stanca riuscivano a mettere in gioco buone idee ma con una esecuzione ancora acerba, con questo nuovo album riescono a dare concretezza a quanto emergeva di maggiormente interessante nel lavoro precedente.
“The impossible story of Bubu” presenta infatti il gruppo piemontese in una nuova veste molto più matura ed esplosiva. I canoni del math-rock infatti vengono abbandonati quasi totalmente, andando a proporre un disco rumoroso e inclassificabile, composto da canzoni epilettiche e violente nel loro andare a colpire l`ascoltatore.
La prima mossa vincente degli Io monade stanca sta proprio nel nervosismo delle canzoni, nella mancanza di un registro unitario già nei singoli brani in cui tanto la chitarra quanto il basso e la batteria scalciano note con furia, levando ogni possibile appoggio all`ascoltatore.
Altra ottima scelta è quella dell`uso della voce, che tra borbottii urletti e guaiti diventa a sua volta strumento fondendosi nel suono e superando così i limiti che affliggevano il disco precedente della band.
Gli Io monade stanca arrivano quindi con questo disco a una evoluzione sonora notevole, pur rimanendo nell`ambito del rock più noise, ma dotando la loro musica di un`anima schizofrenica vicina quasi al non-sense che aumenta il piacere nell`ascolto e che fa ben sperare nei prossimi passi del percorso artistico del gruppo.
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