In un mondo saturo di gruppetti indie-rock dalle sgargianti pagine MySpace forse non si sentiva la necessità di accogliere anche questi Droning Maud, ma per quanto essi non rappresentino nulla di eccezionalmente originale si possono certo far notare per più di un punto a loro favore.
Innanzitutto un'estrema pulizia del suono, cui si associa un'orecchiabilità non indifferente, dove i brevi brani, tutto con il giusto appeal di un pop dalle tinte new wave (vengono in mente i Cure di Japanese Whispers a tratti, se si esclude la voce) si lasciano ascoltare molto piacevolmente per tutti i 23 minuti dell'EP. E sorprendentemente non dispiace farlo ripartire da capo e lasciarsi intrattenere di nuovo da questo quintetto (voce, tre chitarre, basso e batteria). Hanno un qualcosa di speciale. Non so dire cosa, forse una malinconia nascosta tra pieghe di melodie cristalline, ma c'è. Bravi.
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