`24/01/2010´

Autore disco:

Marco Fusinato / Oren Ambarchi, Jim O` Rourke & Keiji Haino

Etichetta:

SuperDeluxe Tokyo

Link:

www.super-deluxe.com/

Formato:

Concerto

Anno di Pubblicazione:

2010

Titoli:

-

Durata:

-

Con:

Marco Fusinato / Oren Ambarchi, Jim O` Rourke, Keiji Haino

grandi incontri dal Giappone

x Raffaele Mastrovincenzo

L`esibizione di questo trio, al Super Deluxe di Tokyo, ha rappresentato una culminante spettacolarità musicale, un manage a trois attraverso il globo, l`americano Jim O`Rourke al basso ed effetti, l`australiano Oren Ambarchi alla batteria ed il giapponese Keiji Haino chitarra ed effetti.
La prima donna della serata era il minuto lungocrinito Keiji Haino. La sua forza espressiva contaminava a pieno tutta la serata, tra incursioni chitarristiche e vocalizzi noisy espletava una carica fuori dal comune; era accompagnato dal drumming acuto dell`Ambarchi più intellettuale, vigoroso e tenace, ed il basso rock ed avant suonato con maestria dal contaminato O` Rourke.
La prima parte della serata è stata giocata tra l`elettronica moderna e un noise/drones archetipo di matrice minimalista, era notevole la strumentazione di K.H. un teremin/sinth e moog di ultima generazione, dove le sue mani danzavano nell`aria del teremin con l`espressività del suo corpo, il basso elettrico di O` Rourke contornava i volumi alti di Haino in profondità , a volte il suo acting era quasi impercettibile, ad un ascolto attento si udiva un suono cupo dal profondo dell`acustica del club. Oren destreggiava le bacchette sui piatti, con decisi movimenti cool jazz, dove la sminuita carica aggressiva era comunque bilanciata all`informalismo delle onomatopee di Haino, con una voce fuori da ogni forma stilistica vocale.
Lo stesso K.H. si alternava alla chitarra, collegata a numerosi pedali digitali tra cui delay, metal noise, riverberi, loop e distorsori, e con essa si dimenava in un noise dissonante e atonale, con un imponente effetto visivo, nel modo in cui danzava in preda al suono.
Dopo una pausa di qualche minuto tornarono sul set, questa volta l`approccio era molto più rock, il nipponico usò anche una slide guitar, interpretata in maniera dissonante; il basso aveva una forza più intensa, funk, il volume delle quattro corde si evidenziava alla chitarra. Il drumming premeva con forza sul rullante e la grancassa; il pubblico danzava con le teste, al punk rock del trio.
Terminarono con una distorsione rumorosa, concentrata sugli apparecchi elettronici, è stata la parte più competitiva del live, giocata tra l`americano e il giapponese.
Presentavano in anteprima l`ultimo lavoro discografico, “Tima Formosa” per l`etichetta Black Truffle con una illuminata medusa in copertina.
La serata fu aperta dal chitarrista australiano Marco Fusinato, una mezz`ora di break noise destrutturato di buona fattura.
Consiglio l`acquisto del disco che è sorprendentemente molto lontano dallo show di Tokyo, anch`esso è una registrazione di un concerto al Centro di Arte Contemporanea di Kitakyushu.


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Data Recensione: 9/6/2010
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