Non sbaglia un colpo la piccola ma impeccabile The Land Of, etichetta dedita essenzialmente a produzioni di field recordings trattati e filtrati in varia maniera, sempre con delicatezza e gusto per l`armonia. Si eleva al di sopra di altre label del genere, come Alluvial ed And/Oar, proprio per la capacità che hanno gli artisti coinvolti di evitare eccessive cadute nella consueta cupezza e difficoltà d`ascolto. Forse giusto questo Haruki, alla sua prima uscita qui, sconfina in territori più ostici, ma ci permettiamo di dire ch`è un bene, dato che dal suo lavoro emergono una gran varietà di ispirazioni e suoni, a volte anche molto aspri, ma sempre al posto giusto. Buono quindi per chi si fosse annoiato della gentilezza dei micro suoni di stampo 12K e simili e volesse qualcosa di appena più spigoloso da mettere sotto i denti. In più, la presenza di chitarre acustiche variamente suonate o preparate (bellissima la minimale The Pineal Body) arricchisce ulteriormente un piatto già squisito. Sontuoso il lungo finale di Besides Being Tempted, talmente rarefatto da poter udire il respiro dell`autore tra una nota di effettatissima chitarra e l`altra.
Il compare Billy Gomberg invece mantiene la rotta disegnata già da The Green Kingdom ed Offthesky, ossia quella dei suoni acustici resi spesso irriconoscibili da trattamenti elettronici stratificati volti a creare drone gentili e melodici (di scuola Stephan Mathieu e Tailor Dupree, per intenderci). Partendo da suoni di piano e voce della compagna Anne Gutrhie e di se stesso, Gomberg regala all`ascoltatore un delicato quadro rosa pastello di tracce soffuse e piacevolmente soporifere. La malinconia pervade un po` tutto il disco, ma senza mai sconfinare in qualcosa di depressivo.
Belli, come sempre, anche i packaging, sebbene questa volta quello di Gomberg più convenzionale rispetto agli alti standard cui ci ha abituati The Land Of.
|