Continua a cambiare collaboratori il nostro Doug Scharin, e di conseguenza a cambiare la musica che esce dai dischi dei suoi Him, multiforme progetto 'jazz' del batterista americano. Le tracce di questo disco di nome “ん” (pare sia una lettera che si pronuncia "hmmmmm", presa a prestito dall'alfabeto giapponese) non deluderanno chi ne preferisce la vena meno sperimentale e più tranquilla. Giapponesi sono anche quasi tutti i tantissimi collaboratori, molti dei quali delle deliziose cantanti, le quali addolciscono di molto le già godibili melodie del disco. Sono dunque lontani gli astrattismi e le dissonanze di dischi come "New Features", e canzoni come l'amabile Other Echos lo dimostrano. In altri casi i ritmi caraibici prendono il sopravvento, ricordando anche alcune cose recenti dei Tortoise, ma in una versione più 'calda' e forse, a tratti, anche un po' troppo carica, massimalista.
Il disco comunque scorre benissimo con la tecnica dei musicisti al puro servizio di una musica solare, vivace, perfino ballabile, con le sue marimbe, gli ottoni, le voci, flauti e quant'altro possa rendere l'orchestrina degli Him una compagnia per ore piacevolissime.
Capolavoro del disco la soave Hola, da ascoltare in repeat per momenti di creativa danza...
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