Dark Leaves è una passeggiata autunnale su un tappeto di foglie che trasporta dentro una foresta incantata.
I primi passi sono introdotti da un lungo drone acustico che ci accompagna fino all`esplodere di una percussione che apre le porte di una magica radura piena di campane e corde arpeggiate.
Le esplosioni percussive a dare fiato nel percorso. Prima che l`incenso sia troppo forte siamo di nuovo avvolti dai drones che ci conducono nel nuovo antro dove le corde sono distorte e le percussioni dettano un ritmo psichedelico. Gli arpeggi insistono nella ripetitività ritualistica lasciando dei brevi scorci di respiro, un po` di luce entra tra i suoni scuri, le percussioni diventano più regolari. Proseguendo le note di chitarra si diradano verso gli ultimi colpi metallici e il primo lato finisce.
Il secondo lato si apre con arpeggi di chitarra e xilofono, ma sotto la superficie acustica e folk si trovano un mare di field recordings e noise, lentamente emergono e prendono pieno possesso della scena restando da soli in primo piano. Ecco un po` alla volta ritornare la chitarra che cresce fino a dominare la scena mentre percussioni e xilofono riempiono i vuoti tra le note dilatate, malinconicamente ci si avvicina alla fine con le lunghe note di una chitarra filtrata da effetti.
Un disco dalla struttura folk con suoni acustici e ripetitività delle melodie dove sono stati introdotti elementi ambient come field recordings e rumori, questa forma aumenta lo spessore della composizione senza appesantirlo mantenendo l`intensità ad un livello sotto al limite della saturazione per cui l`attenzione rimane sempre alta.
Dark Leaves è una cassetta molto densa nella sua brevità , l`andamento ritualistico dei suoni porta ad immergersi in una atmosfera esoterica specialmente dopo l`ascolto reiterato del nastro.
Una piccola gemma oscura da cercare e scoprire.
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