«Vedrai com'è bello
lavorare con piacere
in una fabbrica di sogno
tutta luce e libertà !»
(Gualtiero Bertelli)
L`idea di una città utopica (e/o ideale) ha turbato i sogni di buona parte dell`umanità , dai nostri antenati rinascimentali a quelli futuristi, passando per i comunardi di ogni specie e di ogni credo. Il compositore berlinese Burkhard Friedrich prende paradossalmente a modello della sua “Città Utopica” una grande raffineria petrolifera di Schwechat, città austriaca che si trova a pochi chilometri da Vienna in direzione sud-est. La musica, di concerto, è tutt`altro che un idilliaco e rilassante concerto di tipo new age, e non è neppure riconducibile alle leziosità di certo nu-progressive o delle pubblicazioni targate ECM. I suoi caratteri sono piuttosto oscuri e meccanici, tanto opprimenti da sembrare una valida colonna sonora per qualche classico orwelliano posticipato di cent`anni.
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