E` un festival della fantasia il nuovo disco di Simone Basso, ormai da qualche anno ospite fisso di queste pagine.
L'autore scrive, in un comunicato stampa allegato alla copia promozionale del disco, che la copertina di "KIKEΩN" è ispirata a "Playing With Fire" degli Spacemen 3. Prendete in mano quel disco, se non lo avete cercate qualche immagine in rete, e confrontatelo con questo, avrete così una buona chiave di lettura per afferrare lo spirito delle 7 canzoni qui contenute.
Perchè "KIKEΩN" è un disco di richiami, citazioni, dediche, frammenti e illusioni.
Citazioni, a iniziare da quella della copertina, nelle quali forme e colori della fonte originaria vengono liberamente scompaginati, distorti e riassemblati.
Dediche, come quella del primo brano (a uno dei campioni più clamorosamente mancati nella storia dello sport) ... .
Frammenti, come quelli da Sofia Gubaidulina in Welt an draht o da Scientist e Alice Coltrane in Epepe ... .
Illusioni, come i linguaggi inventati dei vari testi ... .
Richiami, come quelli ad alcune forme della canzone ben riconoscibili (il R&B in Romeo Venturelli, il reggae in Epepe, la romanza in Bastet, la ballata in Endless Summer, l'afro-industrial in Welt am draht ...).
E` stupefacente sentire come Simone Basso adatta quelle forme alla propria voce e la propria voce a quelle forme. So bene che in passato Enomisossab poteva essere accusato di peccare in eccessivo sperimentalismo, ma in quest`occasione sembra essersi totalmente redento e "KIKEΩN" è un disco che potrebbe piacere anche a Claudio Sorge, Eddy Cilìa e Stefano Quario.