Lo scrivere di musica è come un verme che ti guasta il cervello. Ti toglie il gusto di ascoltarla. Prima o poi dovrò trovare la forza di smettere per tornare a vivere quella che per me è un`autentica passione.
Prendete questo bel CD. Avrei potuto gustarmelo in tranquillità . Oltretutto il nonno dell`autore è stato il mio maestro alle scuole elementari. Un motivo in più per fare black-out di tutte le seghe mentali e lasciarmi andare alla goduria più pura.
Invece zac! Ecco il tarlo del recensore che comincia a rodere e porta a fare paragoni e a cercare riferimenti.
Vado quindi a spulciare e vedo che il Cioni (nessun collegamento con il personaggio cantato dal primo Benigni) ha disegnato la copertina allo splendido CD eponimo dei Silent People, pubblicato anch`esso su Aut. Tutto questo mi fa pensare a Chantal Passamonte, entrata a lavorare alla Warp come grafica e poi musicista presso la stessa etichetta con lo pseudonimo Mira Calix. Poi, dal momento che una Warp tira l`altra, viene logico passare al nome di Aphex Twin, quello più spigliato di “...I Care Because You Do”, alla cui fantasia ritmica questo “Autotrophy” fa pensare in più d`un frangente.
Giacomo Cioni campiona e ricompone frammenti dalla prima tranche di pubblicazioni della Aut Records, muovendosi nel filo del rasoio fra jazz, musica informatica e pop estemporaneo.
Tutto ciò lo fa con estrema autorevolezza, e così “Autotrophy” s'impone come uno dei più bei dischi di musica riciclata ascoltati negli ultimi anni.
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