`Alegrìas y duelos de mi alma´

Autore disco:

Futeisha

Etichetta:

Artetetra (I), Old Bicycle Records (CH)

Link:

oldbicyclerecords.blogspot.it

Email:

Formato:

MC

Anno di Pubblicazione:

2016

Titoli:

1) Enfer Amusical 2) Notturna 3) Nel Roseto 4) El Caminos de los Sueños 5) No Me Dejes Mi Amor 6) Malegrìa de Fantasìa 7) Uccidere l`Imperatore 8) A la Puerta del Rio 9) Me Aveleno 10) Viaje en la Neblina 11) Una Fin

Durata:

31:35

Con:

Juan Francisco Scassa, Paula Horror, Ottavio, Luigi von Turin, Vinz, Alicia Bessayag

una cassetta di torbida bellezza

x eddy campagiorni (no ©)

Se si spargesse la voce che Juan Francisco Scassa è un satanista convinto non faticherei a crederci (influenzato anche dal nome evocativo del suo alter ego Dedalo 666).
O, perlomeno, penserei che lo è in maniera molto più convinta di alcuni ostentatori del passato quali Black Sabbath e/o Black Widow.
Dal momento, poi, che chi si accompagna al demonio gli assomiglia, penserei che i suoi pard non devono essere da meno.
Il suo modello inferis non è comunque, ancorchè tenebroso, solo un luogo di sofferenza ma pure un luogo di piacere: di «gioie e dolori della mia anima».
L`idea definitiva che mi sono fatto è quella di un inferno, il suo, che assomiglia molto al nostro piccolo mondo, un mondo dove in realtà non c`è un dio, nè un demonio che tenta di ostacolarlo, ma tanti piccoli demoni chiamati uomini in grado di fare il buono come il cattivo tempo.
Quella di “Alegrìas y duelos de mi alma” è, logicamente viste le premesse, una bellezza torbida. Ad iniziare dal noise efferato dei titoli posti in apertura e in chiusura.
La fisarmonica che fa capolino sopra le percussioni scomposte di Notturna fa molto Buenos Aires, a ricordarci subito che Scassa è argentino. Così anche in buona parte degli altri brani, dove le linee guida sono tenute dall`arpeggio sulla chitarra, il sapore è decisamente hispanico-latino con tutta la tensione drammaturgica che questo comporta.
Solo in Uccidere l`Imperatore e A la Puerta del Rio vengono prese, in parte, le distanza dal resto. Uccidere l`Imperatore è un quadretto ambient estrapolato da qualche galassia di in(de)finito minimalismo ripetitivo e A la Puerta del Rio è una cantata popolaresca altrettanto ripetitiva (la voce è di Alicia Bessayag).
L`idea minimalista coinvolge comunque, strutturalmente, un po` tutti i brani.
L`uso della voce, sussurrato e stregonesco, quando c`è crea invece una patina psichedelica e surreale.
L`unico difetto che riesco a individuare è quello di una stampa limitata a 150 copie, laddove il valore dell`opera ne avrebbe meritate molte di più.
Date il vostro contributo a mitigare questa carenza comprando la cassetta e, fottendovene di amenità quali diritto d`autore e/o di copia, sdoppiatela innumerevoli volte passandola a quanti più amici potete. Ho l`impressione che lui, Juan Francisco Scassa, ne sarebbe orgoglioso e riconoscente.


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Data Recensione: 6/4/2017
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