Volendo scaruffare parlerei di disco epocale, e si sa che scaruffar non nuoce.... Eppure, scarufferie a parte, “Road Works” epocale lo è davvero, se non per il grande universo della musica lo è sicuramente per il piccolo mondo di Christoph Gallio. Di fronte al mio linguaggio criptico, o da buon politico, non mettetevi a ridere, `chè mo` mi spiego.
Avete presente “About”, il notevole CD firmato dai Day & Taxi (l`indimenticabile trio guidato da Gallio) nel 1998? Avete presente quella galleria di volti che abitavano la `cover art` firmata da Beat Streuli? Fin da allora era evidente l`interesse del sassofonista svizzero per le immagini, per i volti comuni e per la dimensione del cosiddetto quotidiano. Oggi, dopo altre esperienze in comune (come “Hits / Stills” dove le musiche di Gallio erano però suonate dalla pianista Claudia Rüegg), il sodalizio Gallio - Streuli giunge a piena maturazione, con un lavoro in doppia veste: un opera in 72 miniature musicali proposta sia come CD audio sia come DVD in associazione a una parte video firmata da Streuli.
La parte musicale è affidata a un super combo che, accanto ai sassofoni del leader, schiera il mixer e il piano di Andrea Neumann (il secondo suonato sia sulla tastiera sia sulla cassa armonica), il synth di Ernst Thoma, la batteria di Julian Sartorius e il contrabbasso di Dominique Girod (quest`ultimo, per chiudere il cerchio, faceva parte dei Day & Taxi all`epoca di “About”). Ciascuno dei brani rappresenta un mondo a se, dove la composizione / scomposizione fra gli strumenti utilizzati, e fra questi e altri rumori, è quanto mai varia e stimolante. Gallio difficilmente sperimenta affidandosi all`arroganza dei suoni, preferisce invece lavorare su strutture in forma libera, che si risolvono spesso nello spazio di pochi secondi, dando appunto vita a miniature ora malinconiche e ora frizzanti e giocose.
Il DVD è una specie di `quadri a un`esposizione`, dove i quadri non sono formati da forme pittoriche ma da spazzi di vita in strada (volti, auto e altri veicoli, container, barriere di sicurezza....), con i movimenti moderatamente rallentati, e dove il tutto fa pensare ad un formicaio con molta meno predisposizione alla logica e all`armonia. Non necessariamente i frammenti sonori e quelli filmici mutano in sincronia, andando ad accrescere le sensazioni di straniamento e di disarmonia.
Sia i suoni sia le immagini ruotano sempre intorno a una ricerca su concetti quali la forma, l`inquadratura, il movimento e il colore.
“Road Works” è il lavoro che più di tutti, pescando nell'intrico della sua discografia, offre un taglio grandangolare sul mondo del sassofonista svizzero.
Si tratta di un piccolo mondo, certo, ma ben significativo all`interno delle «things we like»... piccole cose che, sommandosi, fanno la storia della nostra musica.
Come suggerisce il protagonista di un bel libro di Böll, «facciamo raccolta di attimi», e in culo alle grandi opere.
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