Autore disco: |
Hell Demonio // Putiferio |
Etichetta: |
Wallace (I) / Robotradio (I) // Robotradio (I) |
Link: |
www.wallacerecords.com www.robotradiorecords.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2008 |
Titoli: |
1) arms stolen to arms 2) message in a butthole 3) play this blackwards 4) sparkling tangled knots 5) mr. jesus, you are a wonderful dancer 6) foresaking my husband years 7) how to enter a church within a transparent sphere 8) hy trucker, listen to my demotape on your long silent journeys9) (from) Hawaii to hell 10) hell demonio will be pretty disappointed by that // 1) give peace a cancer 2) aristocatastrophism 3) carnival corpse for servers 4) putiferio goes to war 5) hate ate 8 6) where have all the razors gone? 7) holes holes holes |
Durata: |
26:08 // 34:33 |
Con: |
Andrea Signorini, Tommaso Gorla, Alessio Sacchetto, Riccardo Orlandi. Guest: Giovanni Marini, Michele Colò // Giulio Favero, Panda, Mirco, Woolter. Guest: Luca Mai, Robert Tiso, Dario Neri, Francesco |
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Assalti sonici |
x Alfredo Rastelli |
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Hanno una bella responsabilità gli Hell Demonio, non c`è che dire: questo nuovo “Discography” infatti ha l`onere di marchiare la centesima uscita in casa Wallace. Un traguardo importantissimo per un`etichetta, soprattutto se si è in Italia, dove si sa, la vita è più dura che altrove. Onore ed onere diviso con l`etichetta Robotradio che co-produce. Dopo “Greatest Hits” (scelgono sempre titoli `definitivi` per le loro uscite), gli Hell Demonio tornano con un disco in cui si compie la quadratura del loro stile e del loro suono (attenzione, per una parte del disco c`è la produzione di Bob Weston); i ragazzi si sono affinati, sono diventati più puliti nel suonare e con strutture maggiormente dinamiche, completando una trasformazione definitivamente emo-core; liberano linee di chitarra trasversali dalle parti degli At Drive In, ma meno coatti (arms stolen to arms), uniscono la sofferenza dei Rye Coalition (message in a butthole e (from) Hawaii to hell) alla complessità strutturale di Q And Not U (sparkling tangled knots) e al nervosismo sonico di Quicksand (play this blackwards; hy trucker, listen to my demotape on your long silent journeys), con il massimo rispetto verso i maestri Fugazi (foresaking my husband years).
Contemporaneamente agli Hell Demonio, la Robotradio di Stefano Paternoster licenzia anche il disco d`esordio dei Putiferio, quartetto in cui ritroviamo Giulio Favero ex-One Dimensional Man, che rinverdisce fasti no wave, post-punk e noise. Eppure al di là delle reminiscenze che l`ascolto di questo “Ate te ate” porta a galla, il disco non solo cresce all`ascolto ma rielabora le influenze in maniera così rapida e sfuggente da impostare, in definitiva, una formula unica con buone dosi di originalità . E` una lucida follia ad ispirare le scorribande del quartetto, tra continui cambi (l`imprevedibilità dell`iniziale give peace a cancer, l`incalzante where have all the razors gone?), danze ritmiche tra One Dimensional Man e Scratch Acid (aristocatastrophism, l`inizio di putiferio goes to war), l`incrocio tra il punk degli Ex e le chitarre buzz degli Us Maple (carnival corpse for servers), i beat elettronici in odor di Xiu Xiu (hate ate 8, la lunghissima putiferio goes to war, in cui c`è praticamente di tutto), e anche una certa attitudine avant (bellissime la parte percussiva di holes holes holes). Insomma, un grande disco.
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