`Sleeping Beauty´

Autore disco:

Srdjan Ivanovic Blazin’ Quartet

Etichetta:

Moonjune Records (USA)

Link:

moonjune.com/

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2020

Titoli:

1) Intro 2) Sleeping Beauty 3) The Man With The Harmonica 4) Guchi 5) Andreas 6) Rue Des Balkans 7) Sleeping Beauty 8) A L’Aube Du Cinquième Jour (Gott Mit Uns) 9) Outro

Durata:

37:43

Con:

Srdjan Ivanovic, Andreas Polyzogopoulos, Federico Casagrande, Mihail Ivanov, Magic Malik

morbidezze hasselliane: quando una copertina parla da sola

x mario biserni (no ©)

Srdjan Ivanovic, che nella costola del CD un refuso ribattezza in Inavovic, è un batterista serbo residente in Francia. È un dato di fatto, quello di un ensemble guidato da un batterista, che mi stimola alla recensione, dacché quadra con quanto scrivo nell’articolo sulla New Wave Of Jazz, anche se poi “Sleeping Beauty” non ha niente a che fare con tale nuova onda. Siamo in presenza di una musica che ha più a che fare con la tradizione del jazz rock e del progressive, o almeno di quello comunemente inteso come tale, con pulsioni vagamente terzomondiste tipiche di certi notturni hasselliani. La ricerca di fondo è diretta verso una bellezza fortemente estetizzante e verso una rilassatezza atta a intorpidire i sensi. Con hasselliani ho detto tutto, ed in effetti il risultato è riconducibile a quanto potrebbe suonare un ensemble guidato da Jon Hassell, con lo stesso alla tromba più batteria, chitarra, contrabbasso e flauto. Da segnalare la presenza di due cover firmate Morricone: The Man With The Harmonica e A L’Aube Du Cinquième Jour (Gott Mit Uns) (rispettivamente dalle colonne sonore di “C’era una volta il West” e “Dio è con noi”). Il brano che da il titolo al disco è suonato solo sulla chitarra da Federico Casagrande, mentre nelle brevi “Intro” e “Outro” (circa un minuto e mezzo entrambe) le musiche fanno da sfondo a un garrulo cinguettare d’uccellini.
Personalmente non comprerei mai un disco simile, ma se avete afferrato il genere servitevi pure: si tratta di un lavoro ben suonato, ben curato e sicuramente suggestivo.


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Data Recensione: 1/7/2022

`Drums & Octobass´ // `Always I Gnaw´  

`River Of January´  

`Escale´  

`Jalitah´  

`Catacryptico´  

`Farahser´  

`Qui´  

`Radici´  

`Temporal Waves´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Vurga´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´