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								|  `Cosa potrebbe accadere´
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											| Autore disco: | Casino di Terra |  
											| Etichetta: | AUT Records (D)  |  
											| Link: | www.autrecords.com |  
											| Formato: | CD |  
											| Anno di Pubblicazione: | 2019 |  
											| Titoli: | 1) Cosa potrebbe accadere 2) Orlando 3) Fantasmi di Nadia 4) Golden Square 5) Red Carpet 6) Belka 7) Ma te ne sai di più 8) La gran follia |  
											| Durata: | 46:21  |  
											| Con: | Edoardo Marraffa, Sergio Papajanni, Gaetano Di Giacinto, Fabrizio Puglisi, Valeria Sturba, Stefano De Bonis |  
										
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											| marraffa m'arraffa | x mario biserni (no ©) |  |  
								| Pochi mesi fa recensimmo “18”, un disco che sanciva i diciotto anni trascorsi dall`esordio discografico di Edoardo Marraffa. “Cosa potrebbe accadere” è un po` il fratello (non) gemello di “18”, sia perchè esce anch`esso su Aut Records sia perchè sono ben quattro i brani di quel disco che vengono qui riproposti (Fantasmi di Nadia, Golden Square, Red Carpet e La gran follia). Se all`epoca scrissi di un musicista energico, alla luce di queste pagine incendiarie non posso che confermare quel giudizio. Il passaggio dalla dimensione solitaria a quella naturalmente più agguerrita del trio, con il bassista Sergio Papajanni e il batterista Gaetano Di Giacinto, aumenta a dismisura la potenza di tiro. Non bastasse ci sono i cammei, su 5 degli 8 brani, di Valeria Sturba, veramente superba nei suoi interventi con il violino elettrico, Fabrizio Puglisi (mini synth in Cosa potrebbe accadere e La gran follia) e Stefano De Bonis (piano elettrico in Ma te ne sai di più). Il centro attorno a cui ruota tutto il lavoro è comunque rappresentato da Marraffa, e dai suoi sax tenore e sopranino, la cui verve è pari a quella di strumentisti come Rollins, Shepp o Brötzmann dopo un brunch a base di spinaci (quelle di Braccio di Ferro). Forse è proprio in Rollins, visto il forte impatto melodico, che trovo il maggior riscontro per questa strepitosa prova che non concede all`ascoltatore nessun attimo di respiro. Ai confini della leggenda.  |  
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								|  | Data Recensione: 3/8/2020 |  
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