`Wanna be Dino´ // `Delay Jesus `68´

Autore disco:

Hellekin Mascara // The Great Saunites

Etichetta:

Il verso del cinghiale (I) / Il verso del cinghiale, Hypershape records(I)

Link:

www.ilversodelcinghiale.org/

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2011

Titoli:

1) Studentesse a ripetizione 2) Scartabellati 3) Hurricane pescara 4) T-red 5) Black betty 6) You`ll never rock `n roll // 1) Tanit 2) Golden mountain 3) Delay jesus `68

Durata:

24:50 // 29:31

Con:

Stefano Cattaneo, Vincenzo Alghisio, Giovanni Pizzochero // Atros, Kandur Layola

due ascolti di altissima fattura

x Daniele Guasco

Due nuove uscite per Il verso del cinghiale records, etichetta che negli ultimi tempi si rivela sempre più attiva e attenta nella sua proposta, particolarmente per quanto riguarda le proposte che sperimentano e giocano sul rock 'n' roll.
Prendere il disco degli Hellekin Mascara, ad esempio, come un semplice album di math-rock strumentale sarebbe eccessivamente riduttivo. Questo canonico trio chitarra-basso-batteria infatti non si fa scrupoli a esplorare nei brani un`infinità di territori percorsi dal rock negli ultimi 50 anni, andando a proporre un album versatile, giocoso, elaborato.
Musica tanto d`altri tempi quanto attuale e personale, basta ascoltare la bellissima cover di Black Betty introdotta da Federico Ciappini (Six Minute War Madness) che partendo canonica e evocativa si trasforma in un`inedita furia di chitarra, ritmo, velocità incalzando l`ascoltatore con irresistibile e ferrea volontà di stupire. L`intero disco degli Hellekin mascara si presenta come un unico ascolto rapido, sporco, tirato, senza fiato e il risultato è più che apprezzabile.
Ancora più grezzo e sorprendente è l`album dei The Great Saunites, duo basso-batteria che in tre brani sintetezza un rock strumentale tanto ruvido quanto ipnotico in cui a farla da padrone è un sound vintage che assale l`ascoltatore tra improvvisi cambi di ritmo e sferzate sonore.
Questo parallelismo tra violenza del ritmo e psichedelia delle composizioni rende il disco dei The Great Saunites un ascolto da non perdere, un album energico capace di catturare l`ascoltatore sin dal primo ascolto grazie a una composizione scattante e sorprendente.
Quello di “Delay jesus `68” è rock `n roll spiazzante e buio ma più che altro gustoso, un piatto ricchissimo in cui gettarsi a capofitto per tutta la sua mezzora di durata.
Queste due proposte sono tante diverse quanto ottime nel loro proporre visioni di rock compatte e personali, due ascolti di altissima fattura. Complimenti, tanto ai gruppi quanto all`attenzione dell`etichetta.


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Data Recensione: 8/10/2011

`Jalitah´  

`Escale´  

`Catacryptico´  

`Farahser´  

`Qui´  

`Radici´  

`Temporal Waves´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Vurga´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´  

`Pale Blue´  

`Maison Moderne´