Terzo EP, a contornare un solo disco di più lunga durata, per i lombardi ShiverFolk, un gruppo di cinque amici che miscela vari soggetti della musica popolare in un`ottica che sembra appartenere alla musica folk della tradizione anglosassone. I quattro brani del disco sono abbastanza diversi l`uno dall`altro: Medicine per il morale potrebbe benissimo essere una beat-song degli anni `60, Settembre gioca con il reggae, Storie di sospiri e di ginocchia sbucciate è una delicata ballata pianistica e, infine, Oltre il tuo ritorno è un combat-rock novantino ... su tutto c`è comunque sempre il suono del violino a gettare un`unificante ombra rurale. L`unica ombra, reale e non rurale, mi pare rappresentata dai testi, non tanto per il loro significato o per i termini utilizzati quanto per una poetica che in alcuni momenti trovo un po` grossolana. Per il resto nulla da eccepire. D`altra parte l`obiettivo primo dei cinque non mi sembra quello di entrare nelle antologie della `grande cultura` ma quello di stare insieme e divertirsi, continuando a coltivare la loro amicizia e suonando ovunque se ne presenti l`occasione. Se l`obiettivo è veramente questo, “Settembre” è un ottimo lasciapassare. D`altronde qualche giorno fa sono andato a una sagra paesana cosiddetta “sagra del baccello” ... a parte il fatto che quando sono arrivato io, più o meno alle 21:30, i baccelli erano terminati, sul palco si stava esibendo un`orchestrina di simi-l-iscio alla quale la definizione oscena si adatterebbe come un complimento. Servirebbero non uno, ma due - tre ... che dico, cento - mille - diecimila ShiverFolk!!! Con loro sul palco la festa avrebbe assunto un altro tono, anche a baccelli finiti.
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