Uno dei più bei dischi ascoltati quest`anno arriva da Berlino: Toxydoll è il nome del gruppo che l`ha inciso, “Hawkward” il titolo del disco e Aut Records la ragione sociale dell`etichetta che l`ha prodotto. Se però, detto questo, avete in mente qualcosa di tedesco vi sbagliate di grosso. Al di là del fatto che la Aut Records è gestita da italiani c`è la ben più consistente realtà di un gruppo formato da una russa (la batterista Olga Nosova), uno spagnolo (il sassofonista Vicent Domènech) e due italiani (il chitarrista Alberto Cavenati e il synthetista Bob Meanza). Così quel `kosmos` che aveva segnato l`attività musicale nella Germania dei primi anni `70, ai tempi della musica cosmica, torna di attualità per dare senso a quello che è diventato un centro cosmopolita. Se la kosmische musik era qualcosa che muoveva da dentro, per dilagare verso l`esterno, la nuova cosmicità tedesca è qualcosa che viene da fuori per concentrarsi e agire in quello che è il cuore della nuova cultura europea.
Lo stesso meccanismo, che agisce dall`esterno verso l`interno, è quello che va a forgiare il jazz dei Toxydoll.
L`influenza di Ornette Coleman e John Zorn è lapalissiana, ma mentre i due sassofonisti portavano / portano il loro jazz nel contesto di altri stili, con i Toxydoll è l`altro - noise, industrial, hardcore, metal ... - che viene inglobato in strutture caratterialmente jazzistiche. Ne risulta un insieme informe, con i caratteri del collage, che in epoche non lontane sarebbe stato stroncato come caotico e inconcludente e che, ancor oggi, può risultare difficile da digerire per coloro che ragionano in termini di comparti stagni. Trovo anche che qui, rispetto alla sperimentazione jazz free e post-free, c`è meno cervello e più stomaco, e questo non è male. E` una realtà che ci riporta ai primordi del jazz, giù a New Orleans, quando le prime band scalcinate trovavano lavoro nei bordelli e potevano permettersi pochi intellettualismi. Forse una new wave del jazz è possibile, oltrechè plausibile!
La composizione dei brani è suddivisa, più o meno equamente, fra Cavenati, Meanza e Domènech, ad eccezione di Obatalá che è ripresa dalla tradizione tribale cubana e ci mostra la Nosova anche in veste di cantante.
Sands-zine vi augura un feliç nuovo год con i Toxydoll.
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