`Il polmone d`acciaio´

Autore disco:

autori vari

Etichetta:

Tepoj Majinarte Records (I)

Link:

soundcloud.com/tepoj-majinarte-records

Formato:

CD-R, D

Anno di Pubblicazione:

2017

Titoli:

1) Pressione e Decompressione 2) Il Cicchino 3) Pohlmuùn 4) D, The Age of 3 5) The Curse of Polio 6) 29 Years 7) Sonata Brademburghese per Tosse e Violino 8) Respiru 9) Breathing Heaven`s Pollution 10) I wanna die hard in an iron lung meanwhile the ancient wizard raises the zombies of doom in a dark cemetary 11) Illuminazione

Durata:

53:27

Con:

Zapping / Il Progettino / D.R.A. / La Stanza Degli Specchi / Marvin Raw / Mesopotamiah (feat. Frank Cercenotti) / Sadman / Ornello Sidu / Witchbew / The Goddess Of Sex / The Sunshine Underground Collective

utile, istruttivo e ... a basso costo

x mario biserni (no ©)

“Il polmone d`acciaio” è un disco sul `900, sulle sue tecnologie e in particolare sull`applicazione della meccanica alla medicina. In tal modo è anche un disco sul secolo che ha visto affermarsi movimenti artistici come musica concreta, dadaismo, futurismo e surrealismo. Ma è anche un disco sull`eterna lotta intrapresa dall`uomo per arginare la sofferenza e la malattia. Una lotta, mi preme aggiungere, che raggiunge stabilmente gli stessi risultati delle fatiche di Sisifo.
“Il polmone d`acciaio” era stato annunciato dai tipi (?) della Tepoj Majinarte Records già nell`intervista che ci avevano rilasciato, più o meno un anno fa, ed è ormai reperibile da qualche mese in formato sia fisico sia digitale, rappresentando il lavoro più ambizioso e meglio riuscito fra quelli pubblicati finora dalla `piccola etichetta` (lombarda, verrebbe da aggiungere, seppur non sia così).
Il disco è dedicato alla macchina che ha precorso i moderni respiratori artificiali, il cui prototipo fu fabbricato a Parigi nel 1876 da un medico di nome Woillez, mentre il primo esemplare ad essere ampiamente utilizzato venne costruito a Harvard nel 1928 dalla coppia Philip Drinker / Louis Agassiz Shaw. Si tratta di una macchina che è stata molto utilizzato nella gestione della poliomelite prima che venisse scoperto il relativo vaccino. E` costituita da un tubo a compressione e decompressione nel quale viene rinchiuso il corpo dell`ammalato ed è inquietante pensare a persone che hanno passato, magari con brevi intervalli di libera uscita, dentro a questo marchingegno più di sessanta anni della propria vita (è l`australiana June Margaret Middleton, morta a 83 anni dei quali più di 60 passati nella macchina, che si è aggiudicata il Guinness dei primati).
Dietro alla realizzazione del disco c`è un opera di ricerca non solo in merito alle caratteristiche dell`oggetto, ma anche in merito alla sua storia, al suo utilizzo e al ritrovamento di `voci` d`epoca che ne magnificavano le proprietà e l`impiego. E` proprio sul nucleo di queste voci d`epoca, trattate alla maniera dell`hip hop e accompagnate con i ritmi elettronici tipici del post industrial, che si snodano alcuni dei momenti più emozionanti del lavoro (Pressione e Decompressione, Il Cicchino e The Curse of Polio), mentre altrove risuonano autentiche `provocazioni` dada (Sonata Brademburghese per Tosse e Violino e i quattro secondi `terminali` di I wanna die hard ...).
Altrove le influenze appaiono di tipo meno respiratorio.
Respiru, ad esempio, pare attraversata dai break dei tamburi.
D, The Age of 3 è un pezzo più articolato cinematograficamente.
Breathing Heaven`s Pollution è un esercizio di psichedelia hard.
Pohlmuùn e Illuminazione hanno invece un più ampio respiro orchestrale, più classicheggiante nel primo caso e più jazzy nel secondo, con Illuminazione che pone suggello al disco con le parole di una persona che vive da anni nelle spire di un polmone d`acciaio (probabilmente si tratta di un frammento da un`intervista a Giovanna Romanato).
29 Years, che fa riferimento proprio al periodo trascorso dalla signora genovese in compagnia della macchina, è indubbiamente il pezzo risolutivo del disco: una canzone trascinante e accattivante che, se promossa adeguatamente e con l`accosto dei santi giusti in paradiso, potrebbe diventare un hit di proporzioni epocali.
“Il polmone d`acciaio” è un disco utile e istruttivo.


click to enlarge!click to enlarge!
Data Recensione: 18/2/2018
  Torna al Menù Principale
 Archivio dell'anno 2018 ...

`Alveare´ // `Cinza´  

`A Common Day Was Born´  

`Electroacoustic Works´  

`H´  

`Thalidomusic For Young Babies´  

`Rurale´ // `Fassbinder Wunderkammer´  

`Harpoon´  

`Il polmone d`acciaio´  

`Vento di maestrale´  

`SoFaKing´  

`Il grande freddo´  

`Sampler And Zither´  

`Native Aliens Ensemble´  

`Beautiful Mistakes´  

`Plays Borromean Rings´ // `And Who Sees The Mystery´ // `Nabelóse´  

`Emotional Cabaret´  

`Senza titolo´  

`Ninnenanne´  

`New York - St. Johann´ // `Aural Vertigo´  

`Lucca And Bologna Concerts´  

`Fòrte e Gendìle´  

`tl;dl´  

`Don`t Push The Piano Around´  

`Talea´  

`Rûw hîne´  

`In The Apartment House´  

`Brdo´  

`Oxyoquet - El Volcán Silencioso (Piezas En Cadencia I-XII)´ // `Kio Ge´ // `Ore´  

`Live At Club Der Polnischen Versager, Berlin 2016´ // `Hyvinkää´  

`L`eccitante attesa´  

`Tra me e il mare´  

`First Metheoretical Bulletin´  

`Nuevo Mundo´  

`One (For [Your Name] Only)´ // `Double Sun´  

`Nafta´  

`Qualcosa mi sfugge´  

`Schwingende Luftsäulen´  

`One Single Sound´ // `Open To The Sea´ // `Grandpa´  

`Peakock Eyes´  

`Cordonbleux At Nof´  

`武士´  

`Piramidi´  

`Wet Cats´  

`Manifesto della chimica romantica´  

`Hawkward´  

`AMAS´  

`L`oreficeria´  

`La rete di Indra´  

`Classified´  

`Homo Ebetis´  

`Fear in the corner - prova aperta´  

`Flow´  

`Innlaandds´  

`Piccola Orchestra Artigianale degli Improvvisatori di Valdapozzo´  

`Francesco Serra´  

`Cascata´ // `Plancton´  

`Kintsugi´  

`Tell No Lies´  

`Lighthouse´  

`Cronache carsiche´  

`Magic Pandemonio´  

`Succi con ghiaccio´  

`Si rompe il silenzio nel giardino delle mandragole´  

`Hide & Squeak´  

`Neve´  

`Omaggio a Marino Zuccheri´  

`Gamelan - Coming & Going´  

`Le nuvole si spostano comunque´  

`Departure´ // `Air Current´