Gli Ant Lion si sono formati da una costola dei Sycamore Age ma, come nel caso della celebre vicenda biblica, la nuova creatura è fatta della stessa pasta del corpo donatore senza averne lo stesso aspetto.
La pasta, in entrambi i casi, è sicuramente di natura progressive, ma mentre i Sycamore Age hanno fattezze psichedeliche, che possono vestirsi con gli abiti tipici alle derive del genere (da quelli spaziali a quelli cosmici) o a quanto con la psichedelia è collegabile (dal cantautorato visionario di Tim Buckley agli happening altrettanto visionari di Don Cherry, Sun Ra e Art Emsemble Of Chicago), nel caso degli Ant Lion il profilo è tipicamente no wave.
Si potrebbe affermare, parafrasando James Blood Ulmer, «Sycamore Age is the teacher / Ant Lion is the preacher», seppure nella pratica quotidiana il predicatore occupi poi spesso la cattedra del docente mentre è assai più improbabile che il docente possa salire nel pulpito del predicatore.
La no wave degli Ant Lion, però, è più quella evoluta e sporcata di noise, e di maculazioni canterburiane, delle UT che non quella primitiva e punkerosa dei Teenage Jesus And The Jerks.
Accanto a ciò, e dentro a ciò, e possibile individuare numerose altre schegge.
Innanzi tutto la Billie Holiday, influenza inevitabile in più del 90% delle voci femminili, che fa capolino nel finale di No Belly.
Poi Frank Zappa (nelle filastrocche di Stay Dog, Still God e Nap) e Robert Wyatt (in Last Day Of The Night e soprattutto nella forma libera di Spring Doesn't Fall), artisti entrambi che hanno avuto a che fare di striscio sia con il progressive sia con la no wave.
Forzando parecchio la mano, e la fantasia, si può trovare poi qualche giapponeseria alla IOIOI e una buona quota di Dagmar Krause, dagli Slapp Happy ai News From Babel, senza però la vena popolare e mitteleuropea tipiche della cantante tedesca. E ancora le giapponeserie, in questo caso certificate, di Phew e di Haco con le sue After Dinner.
Strani e particolari, questi Aunt Lion, come gli animali ubuisti a cui fanno riferimento (la formica leone del nome e la nasica dell`immagine di copertina). Sentirete ancora parlare di loro.
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