`Celante´

Autore disco:

Patrizia Oliva

Etichetta:

Setola di Maiale (I)

Link:

www.setoladimaiale.net

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2019

Titoli:

1) Larila 2) Three Months 3) Skyline Troop 4) Mezza Stanza 5) Be At East 6) Roare Myth 7) Blue Beduin 8) Cosa sono le nuvole

Durata:

33:14

Con:

Patrizia Oliva, Tommaso Marletta

al di fuori del nuovo mainstream

x mario biserni (no ©)

Patrizia Oliva ha alle spalle una storia incredibile, a partire da quando imbastì le fondamentali Allun in compagnia di altre tre suffragette della trasgressione in ambito sonoro. Dopo un lungo viaggio costellato da variopinti progetti e collaborazioni, approda ora a questo lido fatto di canzoni su testi propri (ad eccezione di Mezza Stanza, che proprio canzone non è, e di Cosa sono le nuvole, che utilizza un testo di Pasolini a suo tempo già cantato da Modugno). In realtà la saldatura con la produzione precedente è molto più avvinta di quanto le mie parole possano far credere, in quanto i testi guarniscono dei sottofondi surrealisti che, comunque, si allineano con le sue realizzazioni passate. E` come se il Robert Wyatt di “End Of An Ear” andasse a fondersi con quello successivo agli anni Ottanta. La voce, in verve molto confidenziale, fa invece pensare soprattutto a Jeanne Lee e, nella canzone cantata in italiano, a Mina. Non voglio con ciò farvi credere che “Celante” è un capolavoro assoluto e un disco epocale, lascio ad altri queste iperboli, ma sicuramente si tratta di un bel disco, realizzato da un`artista onesta, che si lascia ascoltare con estremo interesse e riserva diverse sorprese. Ben più di tanti dischi osannati da cani e porci, presentati come capolavori e che invece, a un ascolto neanche troppo attento, sono semplicemente ridicoli (ad esempio “Ghosteen” di Nick Cave, nelle cui valutazioni di fine anno si stende un`inquietante ombra di payolismo). In cinque degli otto titoli la Oliva è affiancata dal synth di Tommaso Marletta (che si occupa anche degli arrangiamenti e di altri aspetti tecnici). Se siete delusi dalle schifezze del nuovo mainstream questo è il disco che fa per voi. Approfittatene.


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Data Recensione: 12/2/2021

`Drums & Octobass´ // `Always I Gnaw´  

`River Of January´  

`Escale´  

`Jalitah´  

`Catacryptico´  

`Farahser´  

`Qui´  

`Radici´  

`Temporal Waves´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Vurga´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´