`Saillances´ // `MétamOrphée´

Autore disco:

Nicolas Souchal & Fred Marty // Nicolas Souchal, Julien Martin, Sylvain Marty & Diemo Schwarz

Etichetta:

Free Sonne (F)

Link:

www.musique-en-friche.com/

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2019

Titoli:

1) Amorce 2) Telluriques 3) Affins 4) Répercussion 5) Asinités 6) Regain 7) Sédimentation // 1) Vif-argent 2) Mi-sommeil 3) Descente 4) Eurydice 5) Orphée sans fin

Durata:

47:05 // 39:05

Con:

Nicolas Souchal, Fred Marty // Nicolas Souchal, Julien Martin, Sylvain Marty, Diemo Schwarz

una piccola A.A.C.M. dal centro della francia

x mario biserni (no ©)

E` un dato di fatto che una grossa percentuale della produzione indipendente di musica sperimentale avviene su piccole etichette gestite dagli stessi musicisti (e non sto qui a menarvela se ciò sia giusto o no, sul fatto che i musicisti dovrebbero fare i musicisti e i discografici i discografici, semplicemente prendo atto di una realtà di fatto che non sono certo io, e neppure voi, in grado di cambiare o correggere). Un aspetto positivo di questa contingenza sta nell`emergere di musicisti e piccole scene musicali che un discografico, causa il loro scarso potere commerciale, non si sarebbe mai preso la briga di pubblicare. Free Sonore è un piccolo marchio legato all`eponima associazione e al collettivo Musique en Friche stanziato a Clemont-Ferrand, Francia, e animato soprattutto dal trombettista Nicolas Souchal. Dello stesso è possibile trovare traccia anche in un disco della benemerita Creative Sources nel quale si affianca a nostre vecchie conoscenze tipo Ulrich Phillipp, Elena Margarita Kakaliagou e Hannah Marshall. Souchal è un decostruttore dallo stile caldo e brioso che, pur non proponendo nulla di particolarmente originale o innovativo, non sfigura affatto se accostato a mostri sacri del genere quali Axel Dörner o Greg Kelley.
Questi due dischetti lo raffigurano a fianco del contrabbassista Fred Marty e nel contesto di un ensemble comprensivo di percussioni, voce ed elettroniche.
Chiaramente è il duo che riesce a fotografare più nitidamente lo strumentista, e un compagno d`avventura altrettanto valido, in tutte le numerose sfaccettature dei loro stili. E “Saillances” è quindi preferibile, ma di poche once, a un “MétamOrphée” dove le individualità vengono sacrificate alle esigenze dell`insieme.
Ma qui entriamo in un altro campo, che riguarda la sfera dei gusti personali, come negli anni `70 sarebbe stato nel dare la preferenza a un disco in solo di Roscoe Mitchell piuttosto che a uno dell`Art Ensemble of Chicago, laddove il motivo principale stava invece nell'esistenza di un`associazione come l`A.A.C.M.. Così in questo frangente il motivo pregnante sembra stare nella segnalazione di una piccola associazione che, stando a questi due interessanti documenti sonori, sta lavorando piuttosto bene.
Lunga vita all`Association Free Sonne.


click to enlarge!click to enlarge!

click to enlarge!click to enlarge!
Data Recensione: 14/11/2020

`Drums & Octobass´ // `Always I Gnaw´  

`River Of January´  

`Escale´  

`Jalitah´  

`Catacryptico´  

`Farahser´  

`Qui´  

`Radici´  

`Temporal Waves´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Vurga´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´