`Farfalle e Falene´

Autore disco:

Sara Piolanti

Etichetta:

autoproduzione (I)

Link:

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2016

Titoli:

1) Muore di me 2) Il nuovo schema 3) Farfalle e falene 4) Il privilegio dell`indifferenza 5) Il patto 6) Io ero 7) Millennium 8) Io e te 9) Il pegno 10) Canzone per te

Durata:

43:29

Con:

Sara Piolanti, Franco Naddei, Pier Alberto Valli

cantautorato non conforme

x coda Di lupo (no ©)

Inizio con il segnalarvi due ottime interviste a quest`autrice, l`una scritta (intervista a Sara Piolanti 1) e l`altra videoregistrata (intervista a Sara Piolanti 2), anche perchè da esse provengono le notizie che vi fornirò nel corso della recensione e a esse io farò riferimento.
Un po` di storia, che poi rappresenta la genesi di questo disco, la vuole nei Caravane De Ville di Giovanni Rubbiani, laboratorio nel quale si miscelavano rock e blues con influenze popolari ed etniche, in particolare mediterranee. In seguito, aspirando a dare spazio alle sue cose, è stata a capo del power trio New Cherry, rivestendo il ruolo di autrice, chitarrista e cantante. In contemporanea ha collaborato al secondo disco di Marta Sui Tubi e, nel 2011, ha vinto il premio Fabrizio De Andrè come miglior interprete.
La casualità di quell`affermazione («... è un po` strana la mia storia nel premio De Andrè perchè non sono stata io a iscrivermi, l`hanno fatto a mia insaputa, non sono mai stata troppo inserita nel discorso concorsi, quindi è stata una totale novità ...») gli ha comunque aperto una deriva di tipo più cantautorale («... ho i New Cherry, che tutt`ora sono vivi, però penso che li lasceremo un attimino a meditare, nel frattempo cavalchiamo l`onda di questa cosa più acustica, con cui abbiamo anche vinto il premio, in questo progetto che comprende anche Deborah Walker, che è la violoncellista che mi ha accompagnato a Roma, ci chiamiamo Milly Romani, siamo chitarra acustica, violoncello, due voci ...»).
Nello stesso periodo è stata anche protagonista dello Spettacolo teatrale “Poesie d`amore per donne ubriache” insieme all`attore Alessandro Arcodia, regia e drammaturgia di Daniela Schiavone su poesie di Alberto Calligaris, nel quale «... io faccio quello che viene chiamato il commento musicale, quindi con la chitarra, e all`interno dello spettacolo riprendiamo un po` di pezzi anni `60 - ``70 del repertorio italiano d`autore, riarriangiati, e pezzi che hanno di volta in volta a che vedere con le poesie che poi lui recita ...».
“Farfalle e falene” ha un po` a che fare con tutto ciò, a iniziare dal fatto che vi sono incluse sia la canzone vincitrice del premio De Andrè (Io ero) sia una canzone tratta dallo spettacolo teatrale (la drammatica reinterpretazione della Canzone per te di Sergio Endrigo). Si tratta di un lavoro in tutto e per tutto a quattro mani, a esclusione di Il nuovo schema che vede la partecipazione di Pier Alberto Valli alla chitarra, nel quale Sara Piolanti trova un alter ego perfetto nel produttore Francobeat che, da parte sua, si alterna con lei ai vari strumenti e introduce nella sua musica l'elemento elettronica.
Curioso che, come nel caso della partecipazione al premio De André, questa collaborazione sia nata casualmente: «Il rapporto con Franco di fatto è nato per caso. Lo studio di registrazione in cui dovevo lavorare improvvisamente non fu più disponibile nel giorno fissato ma io scalpitavo letteralmente per iniziare le registrazioni e non volli aspettare oltre. Chiesi un po` di consigli ad amici musicisti e mi parlarono di Franco, che io conoscevo appena in quanto musicista forlivese come me. Dopo pochi giorni ero nel suo studio e iniziammo il disco, capì subito che era quanto di meglio potevo chiedere per un progetto come il mio, l`intesa è stata immediata e più il lavoro prendeva forma più mi rendevo conto di aver avuto l`imprevisto più produttivo e fortunato che potesse capitarmi».
Nelle 10 canzoni del disco la più recente deriva cantautorale della Piolanti incontra e si fonde con lo spirito rock dei New Cherry e con un`impostazione vocale derivata dal blues e dalla musica nera. Qui, a differenza del duo con Deborah Walker, le atmosfere sono cariche di un`elettricità nervosa, sfregiata da accelerazioni, strappi e agogismi.
Gli oltre 40 minuti del disco scorrono privi di falle e, pur essendo difficile qualsiasi classifica di merito, il nuovo arrangiamento di Io ero merita comunque il doppio plauso.
E` assai sintomatico, e indicativo dei tempi che corrono, che un disco di questo livello esca praticamente autoprodotto. Dove sono finiti i discografici di un tempo?


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Data Recensione: 11/8/2017

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