`Due Mutabili´ // `Cadenza del Crepuscolo´

Autore disco:

Sestetto Internazionale // Hughes, Mimmo, Schlechta & Volquartz

Etichetta:

Amirani Records (I)

Link:

www.amiranirecords.com/
www.sands-zine.com/archiviorec.php?IDrec=2106

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2023

Titoli:

1) Mutabile I 2) Mutabile II // 1) Gliding Over Silent Seas 2) Cadenza del crepuscolo 3) Disvelamento del tenebroso Orione 4) Deep Fissures 5) Triste Andromeda 6) Il tempo dell’abbandono

Durata:

58:27 // 40:43

Con:

Achim Kaufmann, Veli Kujala, Gianni Mimmo, Ignaz Schick, Harri Sjöström, Philipp Wachsmann // Ove Volquartz, Gianni Mimmo, Peer Schlechta, John Hughes

musicisti a tutto tondo

x mario biserni (no ©)

A breve distanza dal nostro ultimo top torniamo ad occuparci di Gianni Mimmo, uno dei musicisti italiani più attivi nell’ambito della musica improvvisata (ma lui preferisce definirla composizione istantanea), anche perché attraverso la sua Amirani Records ha realizzato un catalogo di elevata qualità molto apprezzato a livello internazionale. Nella sua ricerca musicale confluiscono concetti conseguiti dal jazz, dalla musica elettronica, dalla musica pop e dalle altre forme musicali e artistiche della contemporaneità. Questi due dischi trovano il sassofonista alle prese con formazioni più ampie rispetto al duo di “HerbstReise” e al trio di “Transient”.
Il Sestetto Internazionale è alla terza apparizione su disco, dopo “Aural Vertigo” del 2017 e “Live In Munich 2019” del 2020, quindi si tratta di una formazione assestata al cui interno le varie componenti hanno ormai trovato la giusta collocazione (a dispetto di una piccola variazione di squadra: Philipp Wachsmann al posto di Alison Blunt). Il gruppo, nell’arco di un’ora di musica, si scinde e si ricompone in una giravolta infinita di combinazioni, laddove il manipolatore Ignaz Schick mi sembra assumere un po’ il ruolo di punto nodale (gli altri componenti del sestetto, oltre a Mimmo al sax soprano, sono Achim Kaufmann al piano, Harri Sjöström ai sax soprano e sopranino, Philipp Wachsmann al violino e manipolazioni elettroniche e Veli Kujala alla fisarmonica microtonale). La musica sembra votata alla casualità, ma lo è solo in apparenza perché i sei nell’arco della loro lunga frequentazione hanno maturato una capacità d’intesa che non richiede né una scrittura preventiva né la presenza di una direzione musicale. Ne deriva una musica astratta basata sul mutamento ciclico degli accostamenti timbrici e sulla predisposizione dei singoli componenti a interagire. Eccelso.
Ben diversa è l’impostazione di “Cadenza del Crepuscolo” che, come il titolo scelto per il CD può lasciar intuire, presenta un suono altamente evocativo, tanto che si potrebbe tirare in ballo una definizione fin troppo sfruttata qual è quella di musica ambient. Registrato in una chiesa di Hofgeismar, città di 15mila abitanti sita al centro della Germania, il disco è caratterizzato soprattutto dall’organo, suonato da Peer Schlechta, nei cui timbri solenni si stemperano contrabbasso, sax soprano e clarinetti (basso e contrabbasso). Anche in questo caso, nonostante il quartetto sia ex-novo, fra i quattro esistono tracce di collaborazioni passate (fra Mimmo e Volquartz e fra fra Volquartz e Schlechta). Un disco importante, seppure possa lasciar perplesso qualche lettore, perché dimostra la vastità d’interessi di questi musicisti e la loro capacità nel calarsi in stili fondamentalmente diversi. E, soprattutto, un disco veramente ben suonato.

Prossimamente: “Sound In Time” di Blaž Švagan; “Live At Pariser Platz” di AoA Impro Group; “Kinesis” del Galan Trio; “Praznina / Emptiness” di Iztok Koren; “Driven – Live At Roadburn” del Martina Verhoeven Quintet; “Chance And Change” del Blue Lines Trio; “Innesto” & “Pragma” del Rumore Austero; “Kissós” di Nicolò Francesco Faraglia; “Project Encore – Vol. 1” di Timothy McAllister & Liz Ames; “Thirtynine Fiftyfive” di C/W/N; “Recoil” di Henkel Carlson Hall; “Remember” di Jeremy Beck; “The Hills Shout” di Jacques Demierre; “Woven Territories” di Bryan Day & Dereck Higgins; “Pandemia” di Collin J Rae / Red Gnein Sextet; “Active Observation” dei Genera; “Flashpoint” di Linda Dusman; “Materical” dei Materical; “Ordo” di Philip Blackburn …


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Data Recensione: 26/3/2024

`Trónco´  

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`Due Mutabili´ // `Cadenza del Crepuscolo´  

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