«Eleven short pieces for modular synth, home-made electronics and tape recorders»: così, con poche parole, Meirino presenta questo suo lavoro. Per dare un po` di concretezza a composizioni comunque astratte direi che lo scorrimento senza soluzione di continuità degli 11 brani fa pensare a una lunga suite, scandita dai cambiamenti nei ritmi, nei colori e nei brontolii delle frequenze.
Non è musica ambient ma musica che evoca ambienti, naturali, meccanizzati o iper-tecnologici che siano. Ambienti che, a volte, paiono miscelati fra se e si manifestano in contemporanea.
Può capitare così di udire un coro di grilli, lo scoppiettio di un motore e la scia ultrasonica di un`astronave aliena che passa invisibile rasoterra.
“Beyond Repair” è musica per porti, aeroporti, autostazioni, località balneari, intrepidi e monelli.
Può bastare?
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