Piano Magic (intervista con Glen Johnson)    
di Matteo Uggeri


English version on
Chain D.L.K.




postcards of soldiers leaving loved ones behind, songs of love and loss



La prima volta che sentii parlare dei Piano Magic fu all`interno di un articolo su eterogenee musiche sperimentali del mensile Blow Up; in quelle pagine i nostri venivano accostati a Von Neumann, Dntel, Alog, Velma ed altri mostri bizzarri del panorama musicale internazionale ai confini del rock. Poche cose riesco oggi a trovare in comune tra gli artisti citati, se non una forte propensione ad una sperimentazione intesa principalmente come tentativo spontaneo di andare oltre i generi musicali.

Unica figura comune a tutti i dischi Piano Magic prodotti dagli albori (si parla di 1996) è Glen Johnson, che anche dalle risposte che leggerete qui sotto probabilmente aborrirebbe la definizione di leader. Ci permettiamo dunque di definirlo il perno attorno al quale tutte le svariate facce dei Piano Magic hanno ruotato in questi dodici anni, fino ad arrivare all`ultimo disco, forse il più rockettaro e meno audace del gruppo, Part Monster. Ma le divagazioni originarie dei tempi di “Popular Mechanics” non sono dimenticate: lo testimoniano gli EP (splendido l`ormai introvabile “Never It Will Be The Same Again” del 2006) ed i progetti collaterali dello stesso Johnson, dove dominano l`elettronica anni `80 (Future Conditional, con il compare Cedric Pin) o i field recordings e la sperimentazione digitale (Textile Ranch). A ciò si aggiunga anche l`intraprendenza della componente femminile del gruppo, da anni rappresentata da Angèle David-Guillou, che con il suo progetto solista a nome Klima ci ha regalato uno dei dischi migliori del 2007.
Un panorama artistico e personale complesso, all`interno del quale cerchiamo con fatica di districarci sotto la guida degli stessi Glen ed Angéle, diversissimi tra loro ma forse proprio per questo così compatibili e creativi.


Dalla mia prospettiva sembra che voi stiate finalmente avendo successo e una buona risposta dalla gente. D'accordo, non siete nè i Depeche Mode nè Madonna, ma tutto questo sta cambiando la vostra vita?
Ci sono momenti in cui non riesco a tenere i Piano Magic fuori dalla mia testa. Questo di solito appena prima di un tour o prima di registrare un nuovo album. Io non faccio un lavoro a tempo pieno, quindi i PM sono la cosa più simile al concetto di "lavoro" che io abbia. Ma ci sono lunghi periodi in cui i PM non fanno nulla - niente prove, niente composizione, non ci incontriamo neppure. E` davvero una sorta di mostro, uno di quelli che arrivano quando hanno bisogno di cibo.
Sono felice di non essere nè i Depeche Mode nè Madonna per diversi motivi. Ossia, sono contento di non avere un successo tale da non poter camminare per strada; oppure di non avere una etichetta che mi sta col fiato sul collo per avere un 'hit'; di non essere circondato da yesman e gente che finge di amarci; di non perdere il sonno perchè un tempo vendevamo milioni di dischi ed ora solo migliaia o meno. Mi piacerebbe aver venduto più dischi e mi piacerebbe aver fatto più soldi di quelli che abbiamo e mi piacerebbe suonare a concerti più grandi, ma il punto è: sono felice di fare musica e di andare in tour e incontrare gente che apprezzi quello che facciamo. E` sempre stata la ragione sufficiente a farci andare avanti.

Per quel che vedo nei vostri concerti, sembra che vi divertiate davvero a suonare dal vivo. E` sempre stato così? Sembra che ti piaccia essere il 'front man' pieno di energia. Sinceramente, ascoltando i tuoi testi così introspettivi non me lo aspettavo.
Non mi piace essere il front man. Vorrei suonare nell'ombra o addirittura dietro una tenda se potessi. Sono stato gradualmente forzato a stare sempre più in mezzo al palco dal resto della band (sostengono che ci sia bisogno di un focus). Vedi, non ho un gran desiderio di essere riconosciuto. Evito assolutamente ogni fotografia o filmato che ci ritragga. Mi sento davvero frustrato nei confronti della gente che guarda il nostro show attraverso le lenti di una telecamera, solo per poterlo poi postare il giorno dopo su Flickr o YouTube. Potrebbero anche non venire al concerto e mandare un robot la prossima volta.
C'è gente nata per essere adorata; per vedere fiori lanciati ai loro piedi. Non sono tra quelli. E` una crudele necessità che io debba stare lì davanti a cantare le mie canzoni. Non mi fraintendere, mi diverto - adoro suonare ma non ho questo desiderio d'esser guardato. Posso a malapena guardami allo specchio quando mi rado.

Avevo notato che non ti piace essere fotografato, ma sinceramente sul palco hai una forte presenza scenica, di certo più forte di quella che hai mentre ti radi alla luce del mattino. Pensi di subire una trasformzione quando suoni?
Tutti sono persone diverse quando sono sul palco. Generalmente, o si esce dal proprio guscio o si cerca di nascondersi. Il batterista, sotto certi aspetti, se ne rende meno conto perchè se ne sta più indietro e quindi probabilmente non verrà riconosciuto per strada, dunque è lì che mi sentirei più a mio agio.
Comunque è un qualcosa con cui devo venire a patti. Scrivo i testi e li canto così la convenzione del rock & roll detta che io stia al centro e di fronte. Ma nella vita non sono lì. Sono da qualche parte più indietro.

Parliamo allora dei testi. La prima volta che mi è venuta l'idea di intervistarti è stato dopo aver ascoltato 'Incurable'. Le parole mi hanno davvero colpito, e mi sono quindi un po' preoccupato per te. E` legato a qualcosa che è davvero accaduto a te o a qualcuno che ami?
Incurable è metà me, metà l'Uomo Elefante ["The Elephant Man", film di Cronenberg, ndt.] Davvero non posso dire di più. Un sacco di gente sembra ritrovare se stessa in quel brano. E` la nostra Creep!

A dispetto di musiche malinconie e testi normalmente tristi, sembri però una persona simpatica e molto ironica...
Quando sono felice, mi concentro sull'essere felice. Quando sono triste, veicolo questa sensazione nelle canzoni ecc... Non penso di essere fisicamente capace di scrivere canzoni allegre. Questo dovrebbe suonare ironico. Ma tutti hanno un lato oscuro e ì, tendo a descrivere il mio in musica e testi. Diciamo che non ho da sentirmi un miserabile ma ho avuto quella che si può considerare qualcosa come un'infanzia solitaria. Dopotutto, mi sembrava di essere solo per la maggior parte del tempo e ho gradualmente iniziato a voler stare da solo. Se mi metto a scrivere da una specifica prospettiva, è quella: la persona che sono quando sto da solo.

Come nascono le tue canzoni? E` sempre da te che arriva il primo input musicale o (per esempio) Alisdair arriva alle prove con una linea di basso e voi ci suonate sopra? Scriviamo nelle prove ma sì, di solito sono io a 'istigare' le cose. I testi comunque di solito per noi devono venire prima, sono lo scheletro. Dopodichè è piuttosto democratico: ognuno aggiunge il proprio pezzetto. Questo processo prende molte, molte prove e molti mesi. Parecchie canzoni vengono scartate lungo la strada. Il nostro set cambia davvero lentamente perchè mettiamo da parte quelle che consideriamo canzoni inferiori. La gente ci dice "Ma perchè non suonate Snowfall Soon?", "Perchè non suonate questo o quello?" Semplicemente perchè non suona un granchè bene dal vivo.

Quando crei un nuovo brano sai già 'dove' adrà ? se sarà per i Piano Magic o per Future Conditional... Come scegli se sarai tu o Angéle a cantarlo (o qualcun altro...)?
Le canzoni dei Piano Magic vengono invariabilmente scritte in sala prove. Quelle di Textile Ranch sono create quando mi sento giocoso e, per inciso, non sono scritte ma più suonate direttamente. I brani di Future Conditional nascono quando sono dell'umore giusto per la tecnologia. Ma da un giorno all'altro vesto una di queste teste. La scelta del cantante arriva dopo. Originalmente concepisco tutti i miei testi come cantati da me ma di tanto in tanto mi rendo conto che Angèle ci sta meglio. Con il passare del tempo l'urgenza di collaborare con chiunque altro è sempre minore. Potrei azzardare che stiamo diventando un'unità simile ad un isola, mentre agli inizii eravamo più un campo aperto.

Ti capita di recuperare vecchie canzoni o registrazioni dimenticate e dar loro una nuova vita? Per esempio le tracce di Textile Ranch sono più simili ai primi dischi dei Piano Magic, pare ci sia qualcosa del tuo passato in esse...
Oh, Textile Ranch scava decisamente nei tempi di quando ero io da solo nella mia camera da letto a giocare con un vecchio synth analogico. La sola cosa che è davvero cambiata è che allora registravo su un Tascam a quattro piste mentre oggi lo faccio su un laptop.
Qualche volta penso a mettermi a scavare tra le vecchie, vecchissime registrazioni dei Piano Magic e mixarle (c'è una quantità considerevole di roba che non ho mai pubblicato), ma sono più attratto dalle nuove canzoni e dalle possibilità del domani.

Che tipo di relazione hai con gli altri membri dei Piano Magic?
C'è una qualche connessione sociale al di fuori della band, sebbene sia diventata più dura recentemente dato che Cedric è tornato nel sud della Francia e ci sono di mezzo dei bambini e quelle costrizioni con cui devi avere a che fare quando hai una certa età - lavori, ecc... Due di noi vivono a sud di Londra e due a nord est, ed esssendo una grande città non è che puoi giusto fare una capatina per un thé.

Spesso oggi i musicisti sono costretti a spendere una grossa fetta del proprio tempo con email, MySpace e telefonate per promuovere la propria musica, trovare etichette, date per i tour o per rispondere a noiose domande per interviste... accade anche a te?
Cerco di limitare questa cosa al massimo. Al momento, la maggior parte del mio tempo la spendo a comprare cartoline della Prima Guerra Mondiale su eBay! Si tratta della mia passione al di fuori della musica - cartoline di soldati che lasciano i propri amati; canzoni sull'amore e la perdita, 1914-1918.

Tutti conoscono la colonna sonora del film di Bigas Luna e la storiella su di essa... [il regista ascoltò per caso un loro brano e li scritturò per la colonna sonora del suo film “Son de Mar”, cda cui i PM hanno poi tratto l`omonimo, splendido album, n.d.r.]. State pianificando qualcosa del genere di nuovo?
Non puoi proprio pianificare queste cose. Il regista o la compagnia cinematografica vengono da te. Sì, ci piacerebbe farlo di nuovo ma stiamo trattenendo il nostro respiro collettivo.

C'è un qualche regista con cui vorresti lavorare?
Registi? Attori? Non posso essere così specifico. I miei registi preferiti sono morti e se anche fossero vivi sarei terrorizzato dall'idea di scempiare uno dei loro capolavori!

Quali sono i tuoi gusti in proposito? Hai menzionato "The Elephant Man"...
Sì, quello, certo. Amo anche qualunque cosa di Kieslowski. Guardo un sacco di film europei e anche un sacco di spazzatura americana. Mi piace molto "The Bourne Ultimatum" e tutta quella trilogia, ma sono sicuro che non è molto trendy/alla moda dirlo, vero?

Hai piani particolari o desideri per il futuro? Nuove collaborazioni? Hai mai pensato di suonare con alcuni degli artisti da cui sei ispirato, per esempio con qualcuno dell'era This Mortal Coil/4AD? Ho sentito la vostra ottima cover dei Dead Can Dance, e ogni tanto sogno di un duetto Piano Magic + Breathless...
Mi è capitato di sentire i Breathless per la prima volta un paio di mesi fa, anche se conoscevo Dominic Appleton per il suo cantare con i This Mortal Coil. Ha davvero una voce unica. Non me ne sto alla porta di artisti del vecchio giro 4AD comunque, nella speranza magari che vogliano propormi una collaborazione. Infatti non abbiamo collaborazioni previste a breve.
No, la prossima cosa sarà un tour in Spagna e dopo quello vorremmo suonare più concerti quest'anno. Cominceremo a registrare un nuovo disco Piano Magic presto e c'è un altro Textile Ranch da finire. A siamo davvero a metà strada di un nuovo Future Conditional, quindi ci sono un sacco di cose all'orizzonte.


links:
www.piano-magic.co.uk
www.myspace.com/lowbirthweight
www.textileranch.com
www.myspace.com/futureconditional



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