`Tales From An Underground River´ // `Ten Rooms Under The Sea´

Autore disco:

Open To The Sea

Etichetta:

ADN (I) // Dissipatio (I)

Link:

adnrecords.com
dissipatio.bandcamp.com

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2022 // 2023

Titoli:

1) Silent Breath In The Reddish Darkness, Fear 2) One Step From The Surface Sounds, Drops In The Invisible Tickle 3) Pebbles Clink, Fluffy Echoes Make The Air Colder 4) Limpid Lights Dig Words In The Rocks 5) Emotions And Thoughts Climb Over Years An Years, Always The Same 6) Tiny Fishes Touch The Water In Frozen Bubbles 7) That River Moves But I Can’t Even Imagine It. How Cold Can It Be? 8) Slowness Or Speed? We’re All Falling Into It. Just Like A Game 9) Subterranean Waterfall, Salmon Uphill, Colourful Algae 10) Drawings In The Water Created By Reddish Pebbles 11) The Slowest Stream, The Cave Fish, Towards An Emerald Lake 12) Embraced By The Afternoon Light Reflecting The Enchantment 13) And Here Lies The Source Of It All // 1) That Room For The Second Dead In The Family 2) The Room Behind The Secret Door 3) The Room Of Kind Demons Of Sand 4) The Room Where Easter Idols Play 5) The Room Of The Hungry Blind Sheeps 6) The Room Of The Wasted Sunset 7) The Room Where The Kings Heavy Burden Is Stored 8) The Room Of The Lost Keys 9) The Room For The Party Of The Unknowns 10) The Room In My Belly

Durata:

48:18 // 38:08

Con:

Enrico Coniglio, Matteo Uggeri, Andrea Serrapiglio, Mattia Costa, Alessandro Sesana, Franz Krostopovic, Saverio Rossi // Enrico Coniglio, Saverio Rossi, Matteo Uggeri, Dominic Appleton, Andrea Serrapiglio, Il Lorenz, Mattia Costa, Alessandro Sesana, ONQ, Alberto Carozzi

neo-classicismo Eno-logico

x mario biserni (no ©)

Miglior modo per iniziare questa recensione, che non sia quello di scrivere delle splendide copertine, non può esserci. In entrambi i CD sono riprodotti dei dipinti di Roberta Casini, la madre di Matteo Uggeri scomparsa alcuni anni fa, che ritraggono un ambiente fluviale e un ambiente marino dai forti connotati surreali. È consigliato l’acquisto delle versioni racchiuse in un cofanetto che contiene anche un puzzle con l’immagine delle copertine da ricostruire.
Logico che l’acquisto è consigliato però, soprattutto direi, per la musica contenuta nei due dischetti.
Musica che definirei come una forma di neo-classicismo molto minimale, e sporcato da suoni materici, dove le strutture base create dalle tastiere di Coniglio e dagli scampoli sonori di Uggeri vengono sporadicamente decorate dalla viola di Krostopovic, dal violoncello di Serrapiglio e dalla tromba di Sesana, oppure sospinte, se non addirittura violentate, dalla batteria di Costa.
In “…Underground River” la musica è più rarefatta, scorre fluida ma indolente e dilatata, e dal suo substrato a tratti emergono evocativi suoni d’acqua, suggestive voci infantili o una ninnananna, il tutto indirizzato a disegnare un ambiente estremamente vitale.
Sono comunque il pianoforte di Coniglio e il parco-suoni di Uggeri a determinare sempre le linee conduttrici del gioco, e questo è uno dei trait d’union, ma non l’unico, che collega il CD al successivo “Ten Rooms …”. Questo è, in generale, un disco dal suono più corposo, oggettività dovuta al fatto che il gruppo si è ampliato da duo a trio per l’ingresso di Saverio Rossi (chitarra, piano, nastri e altri accidenti) che, comunque, era presente già nell’ultimo brano del disco precedente. Altro elemento significante sta nella presenza di un numero maggiore di musicisti ospiti (fra di essi Dominic Appleton dei Breathless e This Mortal Coil). Anche nel riproporsi di presenze come Andrea Serrapiglio, Mattia Costa e Alessandro Sesana c’è un evidente elemento di continuità. Ci sono quindi più elementi in grado di far capire, già a un ascolto superficiale, che i due dischi sono frutti partoriti dalle stesse menti e dalle stesse mani. Ciò nonostante la musica di “Ten Rooms …”, come ho già scritto, sia meno rarefatta, più orientata a un rock di marca post e a una rievocazione di atmosfere dark. Veramente strepitosa, in tale contesto, la sega urlante in The Room For The Party Of The Unknowns.
Due dischi il cui ascolto è un’esperienza catartica e coinvolgente.


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Data Recensione: 20/3/2025

`Qui´  

`For A Reason´  

`Where Songs Go At Night´  

`Chamber Music´  

`In The Grip´  

`Cello Unlocked´  

`Jack´  

`Domicide´  

`Infinity Avenue´  

`Regenprasseln´  

`Incanto´ // `Tracce´  

`Dreaming Of Horses Running In Circles´  

`Our Sea Lies Within´  

`Due´  

`Words´  

`Nowhere Dense´  

`The Night Shall Break´  

`Chirurgia sperimentale´  

`Genius Loci´  

`Before The Fall´  

`Fold / Unfold / Refold´  

`Isocèle´  

`Fragments de Temps´  

`Freshta´  

`Sonatas & Interludes´ // `Concord´ // `The Time Curve Preludes´  

`Late Night Banter´  

`Bringing It Back / Round And Round And Round´  

`Ordo´  

`Pale Blue´  

`Maison Moderne´  

`Perlée De Sève´ // `Adage Vestige´  

`Materical´  

`Flashpoint´  

`The Hills Shout´  

`Pandemia´  

`Active Observation´  

`Woven Territories´