Una formazione a tre piuttosto classica con batteria, pianoforte e contrabbasso. Tre strumentisti ben presenti nei dischi delle New Wave of Jazz con collaborazioni assortite a iosa con i vari Dikeman, Rosaly, Govaert, Almeida, Serries, Verhoeven, Lonberg-Holm, Henneman e Mengelberg, per citarne alcuni che compaiono nei nostri archivi.
Una copertina non bella ma comunque molto strana con, all’interno, una citazione da Cornac McCarthy e, nel retro, una foto formato scampagnata familiare dei tre che non promette niente di buono.
Parimenti il CD può essere suddiviso in tre parti ben distinte.
I tre brani firmati dal pianista Michiel Scheen sono fedeli a un bop veloce e swingante. Ben suonati e sicuramente divertenti ma, secondo la mia concezione, rappresentano la parte meno interessante del disco.
Maggiori motivi d’interesse sono rinvenibili nei tre brani composti dal contrabbassista Raoul van der Weide dove la materia sonora è più trattata per colori e dove fa capolino un certo interesse per strutture minimaliste.
Ancor più stimolanti sono però le otto improvvisazioni collettive, vuoi per l’utilizzo di qualche anomalia strumentale vuoi per strutture ritmiche più trasversali e, in generale, per un impostazione più libera e più variabile, con improvvisi cambi di cadenza e d’atmosfera.
Un disco sicuramente divertente e ben suonato, ma anche un disco che non è in grado di lasciare tracce indelebili a testimonianza del suo passaggio. Destinato, come la lepre che rizza le orecchie in copertina, a soccombere al primo tiro di schioppo.
Prossimamente: “Innesto” & “Pragma” del Rumore Austero; “Kissós” di Nicolò Francesco Faraglia; “Project Encore – Vol. 1” di Timothy McAllister & Liz Ames; “Thirtynine Fiftyfive” di C/W/N; “Recoil” di Henkel Carlson Hall; “Remember” di Jeremy Beck; “The Hills Shout” di Jacques Demierre; “Woven Territories” di Bryan Day & Dereck Higgins; “Pandemia” di Collin J Rae / Red Gnein Sextet; “Active Observation” dei Genera; “Flashpoint” di Linda Dusman; “Materical” dei Materical; “Ordo” di Philip Blackburn; “Maison Moderne” di Steven Kamperman; “Pale Blue” di Glen Whitegead; “Late Night Banter” di Aaron Jay Myers; “Bringing It Back / Round And Round And Round” di John Krausbauer & David Maranha; “Fragments de Temps” dei Kairos; “Isocèle” di Manuel Mota; “Freshta” di Mark Lotz; “Before The Fall” di Dan Peter Sundland’s Home Stretch; “Fold / Unfold / Refold” di Piergiorgio Pirro; “Genius Loci” di Davide Barbarino & François Wong …
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