`Cirrus´

Autore disco:

Manuel Mota

Etichetta:

Headlights Recordings (P)

Link:

headlightsrecordings.blogspot.com

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2021

Titoli:

1 - 5) senza titolo

Durata:

34:49

Con:

Manuel Mota

i linguaggi della chitarra - 1

x mario biserni (no ©)

Nell’articolo sulla nuova onda jazz, che tutti avete sicuramente letto (chi non l’ha fatto è pregato di farlo), fra gli aspetti su cui pongo l’attenzione c’è quello riguardante la posizione di preminenza raggiunta da chitarre e strumenti a percussione all’interno di questa mareggiata. Per quanto riguarda i secondi vi invito a rileggere anche alcune recensioni recenti (“Non Dweller” / “Erosion” e “Notturno”) e ad aggiungere i nomi di Roberto Dani, Kevin Corcoran, Ches Smith, Jeph Jerman e Mike Pride a quelli fatti in occasione dell’articolo.
Per quanto concerne la chitarra do invece inizio a una serie di recensioni che vedono lo strumento a corde impiegato in contesti jazz.
Fiato alle corde con Manuel Mota, un precursore della new wave che, per giunta, è portoghese. Ciò ci permette un ulteriore divagazione: al vecchio triangolo Berlino – Benelux - Londra se n’è aggiunto un altro che parte dalla Norvegia, attraversa la Svizzera e si frange nelle coste del Portogallo. È in queste basi che la new wave of jazz ha i suoi punti di forza, sia per la presenza di numerosi artisti sia per la presenza di svariate piccole etichette discografiche. Ho conosciuto il nome di Manuel Mota attraverso lo splendido disco “Circunscrita” di David Maranha dove, attraverso l’arrangiamento di uno dei 12 brani, dava già un segno indelebile di una sua forte personalità. In seguito l’ascolto di alcuni suoi lavori, in buona parte pubblicati nell’etichetta personale Headlights, confermava quella prima impressione. Impressione che non viene delusa neppure da quest’ultimo “Cirrus”. Si tratta di un lavoro molto minimale, senza dubbio, introspettivo e austero. Pensate a una caverna con le gocce che cadono dalle stalattiti dando luogo a giochi di risonanza, vibrazioni e palpiti tremolanti. Alla stessa maniera Mota gioca con le note, e ogni tocco sulle corde della chitarra è destinato a creare una piccola scossa tellurica che, come spesso accade con i terremoti di bassa intensità, è destinata a non trasformare lo status di superficie. Solo quello di superficie, badate bene, che nel profondo….
Nel display il CD è diviso in 5 piste, ma nella confezione non c’è nulla a indicare tale suddivisione e, di conseguenza, l’impressione è che si tratti di un unico lungo brano.


click to enlarge!click to enlarge!
Data Recensione: 24/3/2023

`Trónco´  

`Transient´ // `HerbstReise´  

`Due Mutabili´ // `Cadenza del Crepuscolo´  

`Ornettiana´ // `Monk On Viola´  

`The Quietest Of Whispers´  

`Ochotona Calls´  

`Zanshou Glance At The Tide´  

`OSSI – Album Su LP´  

`Quadrivium´  

`An Artist’s Life Manifesto´  

`Terrestrial Journeys´  

`Uragano´  

`Live at De Roze Tanker´ // `Left Side Right´  

`Tetrapylon´  

`Orchid Music´ // `Green Album´  

`333´  

`From Solstice To Equinox´ // `Starlight And Still Air Reworked´ // `Out Of Standard!! – Italia 11´  

`All The Way Down´  

`Twofold´ // `Made Out Of Sound´ // `Decameron´  

`Conjugate Regions´  

`Wells´  

`Spiralis Aurea´  

`Black Holes Are Hard To Find´  

`Níjar´  

`Songs in Time of Plague´  

`Austin Meeting´  

`Arkinetics´  

`Shirwku´  

`Le Jardin Sonore´ // `TMR´  

`Folk! Volume 1´ // `Folk! Volume 2´  

`Ilta´  

`Sings´  

`Tempoo´  

`After The Storm (complete recordings)´  

`Virus´  

`Blue Horizon´  

`Hide Nothing´ // `BeforeThen´  

`Signals´  

`You’re Either Standing Facing Me Or Next To Me´ // `Yurako´ // `My Lord Music, I Most Humbly Beg Your Indulgence In The Hope That You Will Do Me The Honour Of Permitting This Seed Called Keiji Haino To Be Planted Within You´  

`The Soundtrack Of Your Secrets´  

`Transmutation Of Things´  

`Run, The Darkness Will Come!´ // `Fetzen Fliegen´ // `Two Sides Of The Moon´  

`Double Exposure´  

`People And Places´  

`Landscapes And Lamentations´  

`The Living, The Dead, The Sleepers And The Insomniacs´