Un ensemble di 5 elementi (clarinetto, violino, sax alto e soprano, basso e chitarra, pianoforte) più una voce recitante. Testi di Giuseppe Ungaretti, Eleonore Schönmaier e Gerrit Achterberg. La musica, presentata come composizione istantanea, sta in bilico fra jazz libero e musica contemporanea post-seriale. Se il rimando principale sembra essere alle recite di musica e poesia degli anni `50-`60, la realtà è quella di una commistione musica-testi recitati ben più artificiosa, priva del ritmo necessario, nel cui contesto la registrazione bassa della voce non contribuisce certo a creare quel feeling necessario all`apprezzamento di un`operazione così singolare. Sicuramente esiste anche un problema di lingua, le cose sono infatti ben più funzionanti quando, all`inizio di Isola di pomodori, Nico Huijbregts recita un testo di Achterberg nella sua lingua madre. Fra i pochi altri momenti realmente coinvolgenti c`è la lunga impro di Andries Van Rossem al piano in Languente.
|