`Live Spomen Dom´
|
Autore disco: |
Guionnet, Krispel, Janje, Szilveszter, Giust |
Etichetta: |
Setola di Maiale (I) |
Link: |
www.setoladimaiale.net |
Formato: |
CD-R |
Anno di Pubblicazione: |
2016 |
Titoli: |
1) 29:43 2) 14:05 |
Durata: |
43:51 |
Con: |
Jean-Luc Guionnet, Markus Krispel, Boris Janje, Miklós Szilveszter, Stefano Giust |
|
un`altra grande lezione di jazz in libertà |
x pietro brozzo (no ©) |
|
A breve distanza da “Apnea” torniamo a scrivere di Stefano Giust e della sua Setola di maiale, e dobbiamo nuovamente farlo per recensire un altro ottimo disco di jazz in libertà . Pure le differenze fra “Apnea” e “Live Spomen Dom” sono palpabili. Innanzitutto in quel caso il collettivo era composto solo da strumentisti italiani mentre questo è un autentico gruppo paneuropeo che rappresenta il centro del continente da est a ovest (attraverso l`ungherese Miklós Szilveszter, il croato Boris Janje, l`austriaco Markus Krispel, il friulano Stefano Giust e il francese Jean-Luc Guionnet. In secondo luogo quella era una formazione scomposta mentre questa è prettamente geometrica, sul tipo di quella inaugurata da Ornette Coleman in “Free Jazz”, e nello specifico ricorda una crux decussata con al centro il contrabbasso di Janje, in alto le cuspidi formate dai sax alto di Guionnet e Krispel e alla base i tamburi di Szilveszter e Giust. Infine in “Live Spomen Dom” il suono è più d`insieme, come prodotto da un sol uomo, e soprattutto nel primo brano vengono evocati i collettivi più massicci dell`Ayler di “Bells” e del Brötzmann di “Balls” (scusate la licenza poetica). Il secondo brano si differenzia per suoni più intrecciati, che giocano a rincorrersi. Comunque ottimo, musicalmente, e anche un buon viatico per un continente in crisi d`identità .
|
|
|
Data Recensione: 18/11/2017 |
|
|
|
|