Il Tanuki dagli abnormi testicoli è una figura fantastica, creata a somiglianza con il cane procione, appartenente alle tradizioni popolari giapponesi.
Nel nostro caso dietro a siffatti attributi si nasconde il musicista francese Laurent Rochelle, che suona il clarinetto basso accompagnandolo con sax soprano, pianoforte e voce trattata per creare sei brani d`impronta minimalista.
Scrivendo di minimalismo, in riferimento al piuttosto noto movimento musicale che si sviluppò nella seconda metà del `900, si tende però spesso a fare confusione senza considerare che c`è minimalismo e minimalismo, e non è detto che chi apprezza le forme più dure di un Tony Conrad possa apprezzare anche quelle più lovely di un Philip Glass (o viceversa). Insomma, è bene non confondere la canapa con il cotone.
Ascriverei “Dancing Trees” alle forme più fruibili di minimalismo, affiancandolo all`opera di musicisti come Wim Mertens, cioè alla corrente minimalista più morbida e piaciona. Le sonorità calde del clarinetto basso contribuiscono in maniera determinante alla riuscita dei sei brani. Come più riusciti fra essi egnalerei Happy Hands, che fa pensare a qualche colonna sonora di Ennio Morricone, e l`accoppiata Looping Leaves / Nautilus, spettacolarizzata dalla voce di Fanny Roz.
Il tutto si mantiene comunque sempre su ottimi livelli.
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